“Dopo il caso Sony e il caso Sega ora tocca alle Università italiane. E’ bastato un semplice attacco per far saltare la sicurezza e la privacy di migliaia di studenti e professori e per dimostrare come aziende e istituzioni non posseggano un livello di protezione adeguato al...
“Dopo il caso Sony e il caso Sega ora tocca alle Università italiane. E’ bastato un semplice attacco per far saltare la sicurezza e la privacy di migliaia di studenti e professori e per dimostrare come aziende e istituzioni non posseggano un livello di protezione adeguato al pericolo che corrono ”.
È quanto ha dichiarato Alexander Moiseev Amministratore Delegato di Kaspersky Lab Italia a seguito dell’attacco hacker a 18 Università italiane. “Sono azioni che mirano al clamore mediatico ma che mettono in luce le fragilità informatiche di istituzioni fondamentali come le Università – prosegue l’esperto- sono attacchi da condannare, che ledono i diritti di tutti gli utenti della rete. Ma non sono purtroppo il pericolo peggiore. I cyber criminali tradizionali, quelli che vogliono operare nell’ombra rubando i nostri dati sensibili o utilizzando il pc a nostra insaputa, sono la vera minaccia del web”.
“Kaspersky Lab, continua Moiseev, può mettere in campo la propria tecnologia per evitare queste situazioni, ma quello che è necessario per attivare una lotta efficace contro il cyber crime è l’intervento di organizzazioni terze ed internazionali”.
“La sicurezza non è un optional – conclude Alexander Moiseev - risparmiare sulla sicurezza in rete è come risparmiare sui freni dell’auto, alla prima frenata improvvisa nascono i problemi”.