Prepariamoci all’Internet di domani

Il futuro non deve per forza essere rappresentato da un distopico mondo dell’Internet delle cose. Dobbiamo solo prepararci.

A inizio ottobre è uscito nelle sale di tutto il mondo Blade Runner 2049, ricevendo un’ottima accoglienza. Il sequel dell’omonimo capolavoro di sci-fi del 1982 comprende alcuni elementi già visti nel primo film come androidi con sembianze umane, ologrammi e auto volanti. Il film offre un punto di vista distopico del nostro futuro, un futuro in cui la tecnologia ci si rivolta contro invece di esserci d’aiuto.

Per fortuna, il panorama descritto nella saga Blade Runner si basa più sul voler catturare la nostra attenzione piuttosto che sulla reale situazione delle cose, dopotutto si tratta solo di un film. Dobbiamo aspettarci molto di più dalla tecnologia e da chi innova. E se i passi in avanti fatti durante questi ultimi 20 anni ci fanno pensare a come sarà il futuro, beh, le aspettative sono molto alte.

In occasione del mese della Cybersecurity Awareness, continuiamo a esaminare i principali problemi di sicurezza informatica; parleremo di come i progressi più promettenti che riguardano Internet stiano cambiando il mondo e di come prepararci alla realtà che vivremo un domani.

Apprendimento automatico

Una delle espressioni meno comprese e che riguardano le nuove tecnologia è proprio apprendimento automatico. In soldoni, l’apprendimento automatico è frutto della tecnologia di intelligenza artificiale, che consente ai computer di imparare e di adattarsi in base ai dati e ai feedback che ricevono. L’apprendimento automatico è uno dei principali elementi del sistema di rilevamento antivirus di Kaspersky Lab, sistema che prende il nome di HuMachine. Grazie all’uso di big data, apprendimento automatico e all’esperienza dei nostri analisti, Kaspersky Lab ha creato protocollo d’individuazione delle minacce e sistemi di monitoraggio più raffinati e di maggiore portata.

L’apprendimento automatico è davvero importante in quanto consente ai computer di prevedere quali saranno i problemi da affrontare, come pianificare e fornire soluzioni più precise e al contempo più esaustive, e anche a fare in modo che tali sistemi si perfezionino e si evolvano. Ricordate l’attacco DDoS a Dyn dell’anno scorso, che ha messo Internet fuori uso per diverse ore? Grazie all’apprendimento automatico Dyn ha limitato fortemente i danni in quanto gli algoritmi di Dyn miglioravano ogni secondo di più i sistemi di mitigazione utilizzati dall’azienda per contrastare l’attacco Mirai.

Più la rete veniva attaccata attraverso i dispositivi IoT infetti, più la rete stessa era capace d’identificare e sviare gli attacchi. HuMachine di Kaspersky Lab e i tool per l’individuazione dei malware funzionano allo stesso modo. Tali sistemi analizzano i file e li confrontano con i malware già conosciuti, con i virus e gli altri codici dannosi. Identifichiamo e selezioniamo le parti migliori del codice dannoso: in questo modo, i nostri algoritmi di apprendimento automatico si perfezionano ogni giorno di più.

Internet delle cose

L’Internet delle cose (IoT) è una nicchia piuttosto proficua e, nel prossimo futuro, i dispositivi connessi a Internet avranno un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Già molti dispositivi che usiamo sono connessi a Internet o sono connessi ai nostri dispositivi personali. Grazie a questo forte carattere di interconnessione, l’Internet delle cose diventerà uno strumento che ci aiuterà a essere più efficienti e più al sicuro.

Sembra una contraddizione, ma questi stessi dispositivi hanno anche il potere di farci sentire meno sicuri in quanto ci sono ancora in sospeso moltissime questioni riguardanti la privacy e nascono sempre nuove forme di attacco che impiegano i dispositivi IoT per scopi poco leciti (citiamo ancora una volta l’attacco a Dyn, forse il più conosciuto, ma è solamente un esempio). Una nostra recente ricerca, infatti, ha dimostrato che gli attacchi DDoS hanno un impatto sempre maggiore sulle aziende, molto più di prima.

Nel futuro una grande sfida sarà fare in modo che i dispositivi IoT siano sicuri, che lo siano nel tempo e che le prestazioni siano sempre ottimali. Come affrontare questa sfida avrà importanti conseguenze sul ruolo che tali dispositivi avranno nelle nostre vite.

Auto senza conducente

Le auto che si guidano da sole formano parte della rivoluzione IoT, del miglioramento delle prestazioni di Internet e della disponibilità ed evoluzione dell’apprendimento automatico. Il perfezionamento dei veicoli autonomi potrebbe essere la sfida tecnologica più audace del nostro tempo, perché unisce molte delle nostre tecnologie più sofisticate con lo scopo di creare una nuova soluzione che ci faccia risparmiare tempo nei trasporti e che sia sicura.

Quanto sono sicure le auto senza conducente e quando saranno di uso comune? Abbiamo esaminato tale questione in passato (in questo articolo e in quest’altro) e abbiamo visto vari nuovi veicoli autonomi al Salone dell’auto di Francoforte.

La sicurezza costituirà la principale cartina di tornasole per il successo nel prossimo futuro delle auto senza conducente. Come salvaguardare la sicurezza di guidatore e passeggeri, come gestire i problemi morali relativi agli incidenti dovuti alla natura e all’uomo e come evitare che malintenzionati possano insinuarsi e compromettere i veicoli autonomi? Queste ed altre saranno le sfide più impellenti.

Altre incredibili previsioni

Come sapete, Kaspersky Lab ha recentemente compiuto vent’anni. Come parte dei festeggiamenti abbiamo sviluppato Earth 2050, un nuovo progetto multimediale dove raccontiamo le previsioni di rinomati futurologi e dei ricercatori di Kaspersky Lab. Il sito vanta già decine di previsioni su come la tecnologia continuerà a cambiare le nostre vite nei prossimi 30 anni. Qui potete sapere qualcosa di più sul progetto e aggiungere il vostro feedback.

Secondo voi in che modo la tecnologia avrà ripercussioni sulle nostre vita da ora in avanti? E cosa possiamo fare per prepararci a un futuro sempre più “connesso”?

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