Come sarà il lavoro del futuro?

Alcune persone temono che la tecnologia possa ridurre i posti di lavoro a disposizione. I giovani sono meno preoccupati, anzi, in molto credono che emergeranno presto nuove figure professio-nali.

Un po’ alla stregua del luddismo inglese del XIX secolo, sempre più persone temono che le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale, possano ridurre i posti di lavoro a disposizione. I più giovani, invece, non sembrano condividere questa preoccupazione: il 40% degli studenti universitari ritengono che il lavoro per cui si stanno preparando con gli studi non sia ancora stato inventato.

Allora quali nuovi lavori ci aspettano dietro l’angolo? Ecco qualche esempio di ciò che potrebbe riservarci il futuro:

  • Tele-chirurgo: non sarà più necessario che i chirurghi siano presenti fisicamente in sala operatoria perché potranno maneggiare in remoto le macchine intelligenti che si occuperanno di operare il paziente;
  • Specialista in interazioni uomo/robot: dal momento che sul posto di lavoro le strade di lavoratori e robot si intrecceranno sempre più, ai robot bisognerà insegnare come reagire alle emozioni dell’essere umano e, dall’altro lato, i lavoratori in carne e ossa dovranno capire a fondo il funzionamento dei robot;
  • Architetto di realtà aumentata: non si tratta di un’area proprio nuova, ma diciamo l’evoluzione di una disciplina molto antica. Gli architetti potranno costruire versioni in realtà aumentata del proprio lavoro, che li aiuteranno durante il processo di costruzione e a proporre ai clienti uno sguardo anticipato al risultato finale;
  • Sviluppatore di smart home: le case non saranno più soltanto degli spazi vuoti da riempire. Lo sviluppatore di smart home creerà un ecosistema in grado di adattarsi alle abitudini e alle necessità di chi vi abita, allo spazio e alle famiglie;
  • Stilista di moda stampata in 3D: i negozi di abbigliamento saranno un ricordo del passato grazie alla stampa in 3D e si diffonderanno stili, tessuti e modelli totalmente nuovi.

In un prossimo futuro verificheremo se questi lavori diventeranno una realtà o meno, ma di una cosa siamo sicuri: ci stiamo affidando sempre di più ai dispositivi connessi a Internet (automobili, smartphone, case) e di conseguenza aumenterà anche la richiesta di professionisti che si occupano di sicurezza informatica.

A tal proposito, Kaspersky Lab ha ideato Secur’IT Cup, un concorso rivolto a chi vuole affrontare le sfide di un mondo in continuo divenire, quello della cybersicurezza per le nuove tecnologie. La partecipazione è gratuita e il premio in palio è di ben 10 mila dollari.

Eugene Kaspersky ci spiega: “La sicurezza informatica è un aspetto fondamentale al giorno d’oggi e lo sarà sempre di più, dal momento che le tecnologie saranno una componente essenziale dei lavori del futuro. Dall’integrità fisica dei pazienti alla protezione dell’essere umano dai contrattempi che si potranno avere con l’Intelligenza Artificiale, la questione sicurezza dovrà essere al primo posto in tutti i processi tecnologici, perché i cybercriminali cercheranno sempre di sfruttare le opportunità offerte da questo mondo iperconnesso. In questo momento, nel nostro settore non abbiamo risorse sufficienti e con le capacità necessarie: per questo coinvolgere gli studenti affinché si facciano avanti in questo settore è diventato ormai più che necessario”.

Per maggiori informazioni, potete consultate il sito Internet di Secur’IT Cup.

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