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Le migliori app di sicurezza per Android

Proteggere i dispositivi mobili significa prendere in considerazione alcune funzionalità per proteggere la privacy, impostare restrizioni rispetto ai permessi che si concedono alle app, realizzare frequenti backup e molto altro ancora. Date un’occhiata alla nostra lista: le migliori app di sicurezza per Android.

windows phone

Kaspersky Safe Browser: protezione per Windows Phone

L’aumento delle minacce informatiche disegnate per colpire le piattaforme mobile va di pari passo con l’incredibile diffusione dei cellulari nella vita di tutti i giorni. Le minacce cambiano nella misura in cui appaiono sul mercato nuovi dispositivi e sistemi operativi. Ecco perché Kaspersky Lab ha lanciato da poco una nuova applicazione per proteggere anche gli smartphone con sistema operativo Windows.

Safer Internet DaY: 7 buone abitudini

Safer Internet Day: 7 buone abitudini per navigare in sicurezza

Domani, martedì 11 febbraio, festeggiamo il decimo anniversario del Safer Internet Day. Introdotta nel 2004, questa giornata si propone di promuovere l’utilizzo sicuro di Internet e fomentare alcune buona abitudini che possono rendere il Web un luogo migliore. Sfortunatamente non è possibile essere al sicuro al 100%, ma questo accade anche nella vita reale. Infatti, il nome che è stato scelto per il programma lo indica chiaramente: Safer Internet Day, una giornata per fare di Internet un luogo più sicuro.

Consiglio della settimana: Parental Control e le impostazioni in base all’età

Se seguite regolarmente il nostro blog, probabilmente saprete come bloccare i giochi in base alle fasce d’età, limitare l’accesso di bambini e adolescenti a determinate applicazioni, e come evitare che i ragazzi scarichino contenuti non adatti usando il Parental Control. In genere queste funzionalità vengono attivate da coloro che sono già a conoscenza dei contenuti che si vogliono filtrare. Tuttavia, se non avete tempo per configurare i filtri in base a ogni contenuto, o se trovate il procedimento complicato, potete ricorrere ad un semplice trucco.

Il lavoro del content analyst

La giornata di lavoro tipica del Content Analyst

Presso Kaspersky Lab, colui che si occupa della verifica dei contenuti viene denominato content analyst (analista di contenuti). In poche parole, il compito del content analyst è creare database che filtrino i contenuti, utilizzati poi dai nostri prodotti. I filtri sono inclusi nelle nostre soluzioni di sicurezza sia per utenti privati, che per aziende. Il modulo responsabile del filtro dei contenuti si chiama Parental Control, per il primo gruppo di utenti, e Web Control, per il secondo gruppo.

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Internet per la terza età

Negli annunci pubblicitari di Skype i nonni appaiono sempre felici, e perché non dovrebbero esserlo? Grazie alla magia di Internet, possono connettersi istantaneamente con i loro nipoti o con le persone che amano in qualsiasi momento lo desiderano. Se avete insegnato bene loro ad usare il programma, tutto andrà liscio come l’olio; sentiranno meno la vostra mancanza e magari li renderà anche più felici.

Annuncio di fine anno!

Il blog generale di Kaspersky Lab (blog.kaspersky.com) va in vacanza dal 24 dicembre all’8 gennaio. In questo intervallo di tempo non saranno pubblicati nuovi post; tuttavia, se vi va, date un’occhiata agli articoli che abbiamo pubblicato fino ad ora (se non lo avete già fatto): di sicuro v’interesseranno.

Chiedi all’esperto: Nikolay Grebennikov risponde alle domande degli utenti dei social network

Nel mondo tecnologico di oggi, i problemi relazionati con la sicurezza IT sono di grande importanza e interessano tutti, e coloro che riescono ad inoltrare una domanda ad un vero esperto sono fortunate. Abbiamo quindi deciso di raccogliere le principali domande su prodotti e sicurezza in generale, poste dagli utenti attraverso Facebook e i social network di Kaspersky Lab, e di passarle al nostro esperto. Oggi vi risponde Nikolay Grebennikov, R&D Director di Kaspersky Lab.

Regali Natale

Basta con strani risultati di ricerca su Google!

In generale, è molto importante che i genitori controllino l’attività online dei propri figli, per proteggerli da eventuali contenuti inappropriati; tuttavia, bisogna essere ancora più vigili durante il periodo che precede le vacanze di Natale. Potrebbe capitare, infatti, che bambini e ragazzi (ormai sempre più abituati a usare i dispositivi digitali), mentre cercano in rete un giocattolo o un videogioco da aggiungere alla lista dei regali, s’imbattano in immagini di sesso o droga che potrebbero turbarli.

Consiglio della settimana: come bloccare i giochi in base alle fasce di età

La vita reale, purtroppo, è fatta anche di situazioni difficili come atti di violenza, aggressioni e crudeltà. Spesso è difficile proteggere i bambini da questa realtà, tuttavia puoi proteggerli mentre giocano. Kaspersky Internet Security include una funzionalità in base alla quale è possibile applicare delle restrizioni e bloccare i giochi in base alla fascia di età, così come indicato da PEGI – Pan European Game Information.

Parental Control: prevenire gli acquisti in-app si può

Per le case produttrici, gli acquisti in-app sono la quintessenza del guadagno, specialmente per coloro che producono app per videogiochi gratuiti. Sono molti coloro che abboccano all’amo: dopo aver scaricato gratuitamente il gioco, se i ragazzi se ne innamorano, saranno disposti a pagare per accedere ai livelli successivi o per avere nuove armi e oggetti.

Giochi "gratuiti"

I giochi “gratuiti” non lo sono poi così tanto

Preparatevi psicologicamente perché stiamo per comunicarvi una scoperta shock che abbiamo fatto quest’anno sui giochi elettronici. I giochi cosiddetti “gratuiti” in realtà fanno più profitti delle console e dei videogiochi a pagamento messi insieme! Si potrebbe pensare che questi ricavi derivino dai banner pubblicitari; in realtà succede che il giocatore non paga prima di scaricare il gioco, ma mentre sta giocando.

dati e privacy

Gli utenti, nemici della propria privacy

L’opinione pubblica internazionale è andata su tutte le furie quando è venuta a conoscenza dell’estesa violazione della privacy da parte della National Security Agency americana (NSA). Edward Snowden, pubblicando migliaia