Vibratori hackerati

Oggi, sembra che si possa hackerare davvero tutto. Anche il vostro vibratore. Questa è la storia dei creatori di prodotti davvero molto intimi che non tengono in considerazione abbastanza la privacy dei propri clienti.

Adesso che anche le macchinette del caffè sono connesse al Wi-Fi, arrivare ai sex toys intelligenti era solo questione di tempo. In realtà la gente ha iniziato a pensarci già qualche tempo fa: nel 1975, Ted Nelson, pionere americano della tecnologia dell’informazione, filosofo e sociologo ha coniato un nuovo e bizzarro termine: teledildonico. La parola fa riferimento ad una tecnologia che aiuta le coppie a sentirsi molto vicine, non importa quale sia la distanza che le separa nella realtà.

Quindi, come si può fare in modo che uno strumento così semplice ed efficiente come un vibratore sia “nuovo e migliorato”? Con le fantastiche funzionalità provenienti dal mondo dei gadget elettronici, ovvio. Oggi, la gente può comprare sex toys che si sincronizzano con gli e-book erotici, giochi con controllo remoto, altri forniti di telecamera incorporata…e molti altri dispositivi interessanti.

Ci sono anche vibratori per le coppie: ad esempio, We-Vibe 4 Plus  è stato sul mercato per due anni (anche se è diventato famoso solo di recente). Questa è la storia di creatori di prodotti molto intimi che non valorizzano la privacy dei propri clienti.

Cosa è successo?

L’azienda che produce We-Vibe 4 Plus si chiama Standard Innovation e sostiene che il dispositivo sia il vibratore per coppie numero uno al mondo. Comparato al modello di base, We-Vibe 4, la versione Plus supporta il controllo remoto utilizzando un’app mobile che può essere installata sui telefoni cellulari di entrambi i partner. Gli utenti possono creare delle “playlist” (si tratta, sostanzialmente, di sequenze con intensità e frequenza della vibrazione).

Fin qui tutto bene. Ma la diavoleria sta nei dettagli: la stessa app che registra la vostra vita sessuale, condivide quei dati personali con il creatore del dispositivo.

Due hacker della Nuova Zelanda di nome @goldfisk e @rancidbacon hanno esaminato il dispositivo e hanno presentato le loro scoperte alla conferenza DEF CON 2016 a Las Vegas. Hanno rilevato vulnerabilità nell’app. Tra le altre cose, i criminali possono hackerarla per attivare il vibratore. Tutto questo potrebbe non sembrare così pericoloso come può essere hackerare uno stabilimento chimico o una centrale nucleare, ma è ugualmente orripilante.

“L’attivazione non desiderata di un vibratore può essere considerata una potenziale aggressione sessuale” – ha asserito @RancidBacon al DEF CON.

Pensate: due milioni di persone possiedono il dispositivo We-Vibe 4 Plus e ognuna di loro è a rischio.

L’attacco informatico è ancora solo una teoria. Ma il fatto che il creatore dell’app raccolga i dati sulla temperatura del dispositivo e sulle differenze della vibrazione sta avvenendo sul serio. Di conseguenza, gli impiegati dell’azienda possono capire facilmente quando e quanto spesso le persone utilizzano i propri vibratori, e anche che modalità preferiscono (la famosa “echo”, il “cha-cha-cha” o la playlist personalizzata).

Frank Ferrari, presidente della Standard Innovation ha raccontato a Fusion che l’azienda raccoglie i dati per migliorare i propri dispositivi e per comprendere come li utilizza la gente. Quindi: per due anni, gli utenti di We-Vibe 4 Plus hanno preso parte involontariamente ad una specie di spettacolo erotico per un piccolo cerchio di persone (gli impiegati di Standard Innovation).

I termini e le condizioni di We-Connect sono abbastanza vaghe e non spiegano quali dati vengano raccolti dall’app e per quale scopo. Allo stesso tempo, l’azienda si riserva il diritto di condividere queste informazioni con le forze dell’ordine, se richiesto. Questo è un bel problema: in alcuni paesi la masturbazione è illegale.

Consigli e conclusioni

L’industria dell’Internet delle cose in generale e dei teledildonici in particolare è molto giovane. I creatori di dispositivi intelligenti danno enfasi alle “nuove e fantastiche funzionalità”, dando meno priorità alla sicurezza degli utenti. Ecco perchè raccomandiamo cautela quando si acquistano dispositivi intelligenti (specialmente quando si parla di sex toys). Il vostro vibratore deve realmente essere connesso a Internet?

Se non v’interessa particolarmente questa funzionalità, comprate un tipo di vibratore diverso. Ma se avete già provato il dispositivo dei “fortunati” proprietari di We-Vibe 4 Plus, non dovete gettarlo nell’immondizia solo perché i creatori hanno un po’ esagerato. Al contrario, potete attivare la modalità aereo quando utilizzate il sex toy (anche se dovrete dimenticarvi del controllo remoto).

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