Tante app per mantenere al sicuro i dati sui dispositivi

La rapida diffusione dei dispositivi mobili ha fatto nascere una serie di preoccupazioni riguardo la sicurezza, soprattutto se tali dispositivi vengono utilizzati sia per scopi personali che lavorativi. E anche

App utili

La rapida diffusione dei dispositivi mobili ha fatto nascere una serie di preoccupazioni riguardo la sicurezza, soprattutto se tali dispositivi vengono utilizzati sia per scopi personali che lavorativi. E anche nel caso in cui se ne faccia un uso esclusivamente privato, è probabile che smartphone e tablet contengano informazioni preziose che, in caso di furto o smarrimento, non vogliamo siano facilmente accessibili a chiunque.

App per i nostri datiPer fortuna sugli store di applicazioni delle varie piattaforme sono presenti diverse app affidabili (alcune in inglese, altre disponibili anche in lingua italiana) che consentono di tenere al sicuro i dati.

WISeIDPer gli utenti dei dispositivi iOS, basta entrare nell’App Store e cercare WISeID e Secure Folder Pro. WISeID è gratuita e consente agli utenti di salvare i dati in locale sul dispositivo, utilizzando la crittografia AES 256 bit. L’aspetto positivo di salvare i dati in uno storage locale è che gli utenti non devono preoccuparsi di fughe di dati. Se WISeID custodisse tutte le informazioni degli utenti sui propri server e non in locale, i dati degli utenti verrebbero compromessi in caso di attacco ai server. Quando i dati sono salvati in locale, invece, per accedere alle informazioni l’hacker dovrebbe riuscire a entrare nello smartphone e poi in WISeID. L’app è protetta da una master password che l’utente deve inserire per accedere ai file. Le password possono essere sostituite dal riconoscimento facciale o impostando una sequenza di punti da collegare sullo schermo. In ogni caso, non è chiaro se queste funzionalità siano sicure oppure no, per questo consigliamo sempre di usare delle password robuste e moderne. L’app, inoltre, consente di proteggere i documenti con password condivise. In altre parole, è possibile inviare documenti, foto o file criptati, che hanno bisogno di una password per essere decifrati. È fondamentale, però, che solo mittente e ricevente del file conoscano la password.

Secure Folder ProSecure Folder Pro non è un’app gratuita, ma costa soltanto 2,69 euro. È simile a WISeID in quanto si tratta di un sistema di archiviazione locale, tuttavia ha un paio di funzionalità in più che vale la pena menzionare. L’icona dell’applicazione non fornisce alcuna descrizione, per cui dall’esterno nessuno sa che dentro vi sono contenute informazioni importanti. L’app fornisce anche un’icona “trappola”, che ricorda un sistema di storage locale ma che in realtà non contiene informazioni rilevanti. In genere non è considerata la cosa migliore da fare; tuttavia, tra le varie funzionalità di Secure Folder Pro, essa rappresenta un’arma in più che può far comodo, anche se un’app fasulla probabilmente non inganna un hacker esperto. A parte tutto, l’app è capace di inviare la localizzazione GPS o di scattare una foto nel caso il dispositivo venisse smarrito o non si riuscisse ad effettuare il login all’app. L’unica pecca di Secure Folder è che, per accedere all’app, bisogna inserire una password di quattro cifre o disegnare la sequenza di punti sullo schermo, barriere entrambe non così invalicabili.

Altre due app utili per iOS sono The Vault (gratuita) e FileApp Pro (4,49 euro).

SureDocUn paio di opzioni interessanti per Android sullo store Google Play sono SurDoc e Box. Entrambi archiviano i file su cloud, il che è piuttosto interessante poiché se un fornitore di servizi su cloud si preoccupa molto della sicurezza, allora salvare delle informazioni sensibili su cloud potrebbe rivelarsi una mossa efficace. Il problema, come accade sempre per i servizi basati su cloud, è che se un hacker riesce a penetrare nel database, i dati degli utenti potrebbero essere a rischio. Si tratta sempre di una questione di fiducia: confidiamo che sistemi di questo genere siano in grado di custodire i nostri dati senza che essi corrano alcun rischio? Di sicuro il fornitore del servizio avrà a disposizione numerosi esperti ne sanno di più di noi in quanto a sicurezza informatica, ma anche le compagnie che più investono in questo settore possono essere attaccate dagli hacker, e tali attacchi possono riuscire. Le due applicazioni che abbiamo appena nominato offrono più o meno lo stesso sistema criptato di archiviazione e di condivisione di documenti. SurDoc offre maggiore memoria di archiviazione (fino a un terabyte) e l’azienda non custodisce chiavi cifrate; ciò significa che solo l’utente in grado d’inserire correttamente le credenziali può accedere ai server di SurDoc.

BoxBox ha una buona reputazione, ma è usato principalmente come strumento di condivisione di file da parte di utenti business; mette a disposizione 10 gigabyte di memoria gratuiti, tutti critptati ovviamente. Le password di Box proteggono i documenti salvati e gli utenti si disconnettono automaticamente ogni volta che viene chiusa l’applicazione. All’inizio di ogni sessione l’utente deve inserire, quindi, le credenziali d’accesso.

Un’altra app utile si chiama MEGA; vale la pena ricordare anche Samsung Knox per utenti Android.

SugarrSyncSugarSync, disponibile praticamente per qualsiasi piattaforma mobile, sembra essere un buona scelta per gli utenti Windows Phone, anche se bisogna pagare una quota mensile non proprio economica per il servizio su cloud.

 

KeeperKeeper è un’app per Windows Phone che offre più o meno le medesime funzionalità, ed è gratuita. Come molte app disegnate per Windows Phone, Keeper serve essenzialmente per la gestione delle password, ma offre anche opzioni di storage e trasmissione di dati protetti con un algoritmo di cifratura AES a 256 bit. L’app dispone anche del meccanismo di autenticazione a doppio fattore, più sicuro rispetto al classico codice Pin di quattro cifre presente in tanti altre applicazioni.

 

Vi abbiamo proposto soltanto un piccolo numero di programmi utili per questo scopo. Alcune app sono gratuite, altre no; alcune immagazzinano i file in locale, altre su cloud. Al di là delle caratteristiche citate, molte di queste applicazioni offrono più o meno lo stesso servizio, ovvero la possibilità di archiviare dati criptati e inviare file. Non possiamo dire al 100% se siano le app più sicure disponibili sul mercato, ma sembrano piuttosto buone; possono essere utili per un confronto con altre applicazioni, così da scegliere quella più adatta alle vostre esigenze. In ogni caso, è fondamentale che app di questo genere dispongano di un meccanismo di autenticazione solido e che utilizzino un sistema di cifratura forte e moderno. Poi, in linea di massima, bisogna sempre essere responsabili della gestione dei propri dati e di come essi vengano inviati o custoditi.

Come sempre, se avete provato una delle app descritte o utilizzato un altro sistema di storage che considerate valido e volete condividere con noi le vostre esperienze, non esitate a lasciarci un commento nella sezione dedicata.

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