Rassegna mensile: i migliori post di Kaspersky Daily

Vi siete persi alcuni dei nostri articoli di luglio? Non vi preoccupate, abbiamo preparato una rassegna dei post di Kaspersky Daily più popolari. Dateci un’occhiata: Inviare posta con Gmail che

Il meglio di luglio

Vi siete persi alcuni dei nostri articoli di luglio? Non vi preoccupate, abbiamo preparato una rassegna dei post di Kaspersky Daily più popolari. Dateci un’occhiata:

Inviare posta con Gmail che nemmeno Google può leggere

Gmail è un servizio di posta elettronica estremamente diffuso, utilizzato da milioni di utenti che hanno attivato account personali o di lavoro. Google mette a disposizione diverse misure di sicurezza per la protezione di tali account, ma allo stesso tempo controlla ogni email che entra nel sistema (a fini pubblicitari). I dati degli utenti, quindi, sono sempre “spiati”. Ora è possibile avvalersi di una nuova estensione per Chrome chiamata SecureGmail, della compagnia statunitense Streak, che consente di criptare i messaggi inviati con Gmail e ottenere maggiore privacy.

Dispositivi mobili sempre in tasca? Pericoli e misure di protezione

Spesso ci dimentichiamo che smartphone e tablet sono dei computer veri e propri. E se ormai siamo consapevoli che proteggere un computer dalle minacce esterne è assolutamente indispensabile, allo stesso modo faremmo bene ad adottare delle misure adeguate anche per i nostri dispositivi mobili. Utilizzando un sistema di sicurezza solido e al contempo le impostazioni di protezione presenti per ogni dispositivo, come l’Activation Lock di Apple, tablet e smartphone saranno meno vulnerabili. In ogni caso, è importante selezionare attentamente le informazioni che si condividono su questi dispositivi e monitorare l’utilizzo che ne fanno bambini e ragazzi.

Ricerca tedesca: meno di un minuto per craccare la password di un hotspot iOS

Utilizzate spesso il vostro iPhone come hotspot wireless? La prossima volta pensateci due volte prima di farlo, perché un gruppo di ricercatori tedeschi è riuscito di recente a craccare le password di hotspot Apple mediante attacchi di forza bruta. L’iOS di Apple, infatti, genera password piuttosto deboli, costitute da una parola di 4-6 lettere. Cosa fare per prevenire attacchi di questo genere? Basta soltanto non utilizzare la passord di default di Apple e crearne una lunga e complessa per dare agli hacker del filo da torcere.

È possibile hackerare un’auto?

Facendo un  paragone tra un’automobile moderna e una di dieci anni fa, si notano immediatamente i passi avanti fatti nella tecnologia. Al contempo, queste nuove funzionalità high-tech possono essere vulnerabili, tanto che siamo arrivati a domandarci: è possibile hackerare un’auto? Alcuni ricercatori si sono posti la stessa domanda e sono giunti alla conclusione che sarebbe effettivamente possibile prendere il comando di alcuni funzionalità presenti negli ultimi modelli che si trovano sul mercato. In ogni caso, per fare ciò, è indispensabile avere l’accesso diretto al veicolo. Per il momento, quindi, possiamo più o meno dormire sonni tranquilli, ma non sappiamo cosa ci riserverà il futuro.

So dove hai fatto ‘check-in’

Siete una di quelle tante persone a cui piace condividere aggiornamenti su Twitter, Facebook o Instagram, postando foto o ubicazione? Anche i vostri figli fanno lo stesso? Fareste bene a riflettere su quali informazioni state divulgando. Ogni volta che utilizzate l’opzione ‘check-in’ sul vostro profilo, o quando condividete la vostra ubicazione geografica su una foto state dicendo a tutti, compresi potenziali malviventi, dove vi trovate e cosa state facendo. Per la vostra stessa sicurezza, vi consigliamo di non diffondere questo genere d’informazioni sui social network, o per lo meno cercate di condividerle solo con una cerchia stretta di amici e famigliari.

Incremento delle minacce versatili

I dispositivi digitali  aumentano ogni giorno di più, in numero e varietà, e di pari passo vanno le minacce versatili che potrebbero attaccarli. Per questo, è fondamentale pensare a un sistema di protezione adeguato. Ogni dispositivo, avendo delle caratteristiche proprie, ha le sue vulnerabilità: ad esempio, un computer Mac può essere infettato dal nuovo trojan Morcut, o uno smartphone Android può subire attacchi di phishing. Meglio non farsi trovare impreparati: la risposta è un sistema di protezione che si adatti a tutti i dispositivi.

 

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