Non pubblicate mai su Internet i biglietti con codici a barre!

Un post su Instagram con una foto di un biglietto può costarvi tempo e denaro, oltre a rovinarvi la giornata. Ecco come fare per evitarlo

Ticket

Gli esperti di sicurezza e dei media sconsigliano agli utenti di pubblicare su Internet le foto dei propri biglietti. Molte persone seguono questo consiglio, ma non tutti. Vediamo più e più volte foto di biglietti sui social, specialmente su Instagram. Se date un’occhiata all’hashtag #tickets ve ne renderete conto da soli.

Ancora una volta, perché è una cattiva idea?

Il problema con questi tipi di post è che la gente pubblica i biglietti di spettacoli o eventi non ancora avvenuti, dimenticandosi di oscurare o di coprire i codici a barre e le cifre scritte al di sotto. I criminali possono copiare le informazioni da queste foto e utilizzarle per duplicare i biglietti (per poi rivenderli o assistere allo spettacolo a spese delle vittime).

Stessa cosa vale per i biglietti aerei: i criminali non si impossesseranno del vostro posto sull’aereo ma potrebbero letteralmente rovinare il vostro viaggio (potrebbero prenotarvi i posti peggiori o anche cancellare i vostri biglietti di ritorno). Tutte le informazioni necessarie affinché questa truffa possa aver luogo sono stampate sui biglietti aerei, quindi non pubblicateli su Internet. Non fatelo.

Si tratta davvero di una cosa così seria?

Vi ricordate di quella donna australiana di nome Chantelle che vinse 825 dollari alla Melbourn Cup, la famosa corsa di cavalli? Aveva pubblicato un selfie con il biglietto vincente, perdendo poi tutto il denaro vinto.

I cybercriminali sono attratti da quasi tutti i grandi eventi. Lo scorso anno, gli inglesi hanno perso 5,2 milioni di sterline a causa ditruffa sui biglietti e la situazione non è certo migliorata nel frattempo. I principali eventi sportivi come la Coppa del Mondo di Rugby o il Campionato Europeo di calcio 2016 sono in cima alla lista di questo tipo di truffe. Subito dopo troviamo festival e concerti.

I servizi di biglietteria hanno generalmente un regolamento secondo cui ogni cliente non deve fornire i dati del biglietto a terzi. Pubblicare una foto del vostro biglietto equivale a condividere questi dati con chiunque possa vedere la foto. Quindi, se decidete di farlo non date la colpa ai servizi di biglietteria (non possono fare nulla se ignorate i loro regolamenti e date il vostro biglietto a sconosciuti). Inoltre, pubblicare i biglietti su Internet è un buon modo per comunicare ai ladri il giorno e l’ora in cui sarete fuori casa.

Perché vengono stampati biglietti individuali nominativi se possono essere facilmente falsificati?

Quando una persona pubblica su Internet la foto del proprio biglietto, si può dare inizio a una catena di eventi in cui un’altra persona compra un biglietto falsificato da un venditore privato e l’acquirente originale o i successivi acquirenti non possono partecipare all’evento (semplicemente perché qualcun altro ha usato i loro biglietti, recandosi sul posto prima di loro). C’è un modo per risolvere questo problema? Naturalmente. Gli organizzatori dell’evento possono controllare il documento d’identità all’entrata (qualcosa simile alla verifica in due passaggi). Ma nella vita reale, questo approccio è tutt’altro che perfetto.

Innanzitutto, le persone munite di biglietto si irritano se si effettuano dei controlli rigidi per controllare il nome associato al biglietto. In secondo luogo, non è molto pratico. Se si tratta di un evento con un centinaio di persone, è possibile controllare i documenti d’identità senza perdere troppo tempo. Ma se si tratta invece di un evento a cui accorrono 30.000 persone, risulta essere quasi impossibile. Immaginatevi un concerto che non inizia perché gli spettatori sono in fila da ore. Nessuno vorrebbe perdersi l’inizio di un concerto a causa di rigidi controlli di sicurezza.

Inoltre, è pericoloso portare patenti di guida, passaporti o altri documenti d’identità ad eventi di massa (i ladri possono rubarli facilmente tra la folla). Dall’altro lato, gli organizzatori dei concerti possono incontrarsi con le vittime a metà strada e offrire loro dei posti a sedere (anche se non saranno mai buoni come quelli comprati in precedenza). Anche questo approccio ha i suoi svantaggi. Alcune persone sfruttano la situazione: danno i propri biglietti ad amici per farli entrare gratis e si rivolgono agli organizzatori dell’evento per risolvere il “problema”. Ecco perché molti controllori non credono alla gente che si presenta con biglietti già utilizzati.

Sfortunatamente, non esiste una soluzione universale per il problema (dovremmo inventare un nuovo sistema d’identificazione dei biglietti per risolverlo). Fino ad allora, tutti noi dovremmo stare all’erta e non pubblicare biglietti e documenti su Internet.

Esiste un modo per pubblicare i biglietti in modo sicuro?

Sì, esiste un modo semi sicuro. Se volete pubblicare un biglietto su Internet dovete sapere cosa nascondere. Ecco perché dovete conoscere i codici a barre e sapere come funzionano.

Esistono codici a barre 1D, utilizzati per codificare piccole informazioni, e codici a barre 2D che raccolgono una gran quantità di dati.

I codici a barre 1D si basano sul codice binario. Ok, in realtà è un po’ più complicato: ogni denary digit è formato da 7 linee che possono essere sia bianche che nere. A volte le linee nere non sono separate con le linee bianche quindi si creano linee nere più spesse. Le ultime barre del codice generalmente indicano i check digit, utilizzati per confermare la precisione della lettura. I biglietti aerei, quelli del cinema o dei concerti contengono solitamente diversi check digit che confermano i dati forniti dal codice a barre.

Uno dei codici a barre 2D più diffusi è il codice QR. Viene usato prevalentemente per aprire velocemente i siti Internet sui dispositivi mobili, ma non sempre: ad esempio, potete trovarli sui biglietti del treno dell’IRCTC indiano. Anche molte carte d’imbarco dei voli contengono codici a barre 2D (non proprio un codice QR, ma un codice PDF417). Ecco una buon sito che parla dell’uso dei codici a barre 2D per comprare biglietti su Quora.

I codici a barre 2D constano di quadrati bianchi e neri, che sono anche codici 1 e 0 (sì, avete indovinato). I codici a barre 2D sono però più complicati di quelli 1D, dal momento che generalmente non possiedono solo alcuni chek digit ma anche aree speciali che vengono utilizzate dalle telecamere per riconoscere i codici a barre 2D. Ad esempio, i codici QR possiedono questi tre quadrati ai lati che sono facilmente individuabili.

Se volete pubblicare i biglietti su Internet, dovete oscurare completamente il codice a barre e le cifre che sono scritte sotto. Sebbene i controllori dei biglietti utilizzino scanner per leggere i codici a barre, i criminali possono risalire al codice dalle cifre scritte in basso al biglietto.

Nel complesso, sconsigliamo di pubblicare i biglietti su Internet prima dello spettacolo nemmeno oscurando il codice (i criminali con abbastanza esperienza nel settore dell’ingegneria sociale possono scoprire i dati mancanti grazie a voi o grazie all’ambiente circostante). Se volete condividere la vostra gioia con altra gente, potete semplicemente scrivere “Ciao a tutti! Sto andando al concerto d’addio dei Black Sabbath!”

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