Strategia digitale in caso di decesso

Per molti di noi, i dispositivi digitali sono oggetti imprescindibili e preziosi. In essi custodiamo dati molto importanti come foto, password e informazioni di account. Tali dispositivi viaggiano con noi,

Per molti di noi, i dispositivi digitali sono oggetti imprescindibili e preziosi. In essi custodiamo dati molto importanti come foto, password e informazioni di account. Tali dispositivi viaggiano con noi, ogni giorno e in ogni momento, attraverso una moltitudine di destinazioni; sono la nostra “cassaforte” e cerchiamo sempre di proteggerli. E sebbene si tratti di un’eventualità che non ci piace considerare, sarebbe importante pensare a come continuare a proteggere i dati ivi contenuti anche quando non ci saremo più. È dunque giunto il momento di chiedersi: quale “strategia digitale” vogliamo adottare in caso di decesso?

Strategia digitale

Google è sempre un passo avanti a noi. Di recente, l’azienda ha introdotto alcune funzionalità (Gestione Account Inattivo) che consentono agli utenti di decidere chi potrà gestire l’account nel caso si passi a miglior vita, ovvero quando l’account risulti inattivo per un certo periodo di tempo. Gli utenti possono fare in modo che le loro informazioni vengano cancellate dopo 3, 6 o 12 mesi di inattività, oppure possono scegliere chi può avere accesso ai dati. Se hai paura di cadere nella rete di una truffa digitale o che un estraneo possa accedere alle tue informazioni e impostazioni, non ti preoccupare: Google ti manderà  un’email e un messaggio di testo prima di procedere con l’operazione.

Sebbene l’idea di considerare l’attivazione di queste impostazioni possa apparire macabra, non è da scartare, soprattutto nel caso in cui tu possegga informazioni particolarmente sensibili che possono arrecare danno a te o a chi ti sta vicino. Se già oggi stai facendo di tutto per proteggere i tuoi dati, perché non farlo anche quando non avrai più la possibilità “fisica” di farlo?

Come Google, anche molti altri social network stanno iniziando a offrire questo genere di impostazioni. Facebook, per esempio, mette a disposizioni degli utenti un modulo per richiedere che l’account di una persona deceduta venga reso commemorativo. Dopo aver ricevuto il modulo, l’azienda può optare per due provvedimenti: fare in modo che il profilo sia attivo e visibile solo agli amici e alla famiglia, oppure sospenderlo definitivamente. Anche altri social network, come LinkedIn e Twitter, contemplano tali opzioni e permettono alle persone vicine al deceduto di inoltrare tali richieste. Dunque, non è da escludere l’idea di comunicare ai propri familiari il modo in cui si preferisce che il proprio account social network venga gestito in tali casi nefasti.

Sfortunatamente, non tutti i servizi online e i software hanno sviluppato queste configurazioni che danno ai loro utenti il potere di prendersi cura dei loro “beni digitali” in caso di decesso. Tuttavia, esistono alcune misure di sicurezza preventive che si possono adottare:

  • Organizza e ordina i tuoi dati. Tenere le informazioni in ordine e organizzate in cartelle permetterà alla persona designata di gestire al meglio le tue informazioni. Potresti persino dividere i tuoi dati per livello di importanza o per titolarità. Se ci sono dei dati che desideri cancellare definitivamente o che vuoi che vengano inviati ad alcune persone in particolare, immagazzina e etichetta i dati in modo da rendere tutto più facile e chiaro.
  • Lascia le istruzioni alle persone che ami. Se ci sono informazioni che desideri passare ad un familiare specifico e sai già che è possibile accedere a tali informazioni attraverso i tuoi dispositivi, sarebbe utile lasciare delle istruzioni scritte, immagazzinate offline, con le indicazioni sul passo successivo da compiere. Non è da escludere l’ipotesi di lasciare le istruzioni con le password di accesso scritte a penna e custodirle in un posto sicuro o segnalarle all’interno del testamento biologico.

Data la novità, non ci sono ancora molti strumenti e funzionalità che ci aiutino a rispondere a queste eventualità. Tuttavia, grazie a Google, sono stati mossi i primi passi verso la protezione dei dati in caso di decesso. Siamo sicuri che nasceranno molto presto nuovi servizi e opzioni di configurazione.

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