Kaspersky Lab e il ‘Cybersecurity Government Forum’ di Washington D.C.

Una agenda ricca di appuntamenti e interventi, numerosi ospiti, studiosi brillanti e relatori appassionati ed un pubblico altrettanto appassionato: questi sono gli ingredienti di Cybersecurity Government Forum, il primo meeting

Una agenda ricca di appuntamenti e interventi, numerosi ospiti, studiosi brillanti e relatori appassionati ed un pubblico altrettanto appassionato: questi sono gli ingredienti di Cybersecurity Government Forum, il primo meeting annuale organizzato da Kaspersky Lab e tenutosi a Washington D.C. martedì 4 giugno. Il focus sono state le nuove tendenze in materia di cybersicurezza: cosa possono fare gli Stati Uniti (e le altre nazioni del mondo) per proteggere il proprio paese e le infrastrutture più vulnerabili?

Kaspersky Forum

La lista dei relatori e degli speaker comprendeva numerosi esperti nel campo della sicurezza IT, alcuni rappresentanti del governo USA, lo staff di INTERPOL, diverse aziende private del settore e gli esperti di Kaspersky Lab. Dopo il caldo benvenuto offerto dall’intervento di Phil Bond (Petrizzo Bond Inc.) e Steve Orenberg, presidente di Kaspersky Lab America, fu il turno del generale Michael Hayden che ha parlato dei problemi attuali del governo degli Stati Uniti (ma che rispecchiano del resto quelli di tutto il mondo). Quando Hayden parla di “peccatori del cyber-regno”, si riferisce agli hacktivist: “quello che più mi preoccupa sono gli hacktivist (Lulzsec, Anonymous, ecc.). Non sappiamo cosa vogliono e nemmeno loro sanno cosa vogliono”.

Secondo il generale Hayden i governi arrivano sempre tardi quando si tratta di cyber-minacce: “i governi hanno alle spalle secoli di esperienza in numerosi ambiti, ma le cyber-minacce (e la cyber-sicurezza) rappresentano un problema relativamente nuovo e il governo degli Stati Uniti non sarà ancora come gestirle” afferma Hayden.

Dopo il generale Hayden, è intervenuto Costin Raiu, direttore del team Global Research & Analysis di Kaspersky Lab, che ha presentato i risultati condotti attorno a NetTraveller, un sofisticato strumento di spionaggio digitale. Si tratta di una nuova campagna malware mondiale che ha colpito 350 vittime di alto profilo, in 40 paesi diversi (per maggiori informazioni potete visitare la pagina di SecureList).

Larry Zelvin, Direttore di National Cybersecurity & Communications Integration Center (Department of Homeland Security – USA), John Pescatore, direttore di Emerging Security Trends (SANS), Costin Raiu di Kaspersky Lab e Byron Acohido come moderatore hanno discusso di APT (advanced persistent threat) e sulle misure che i governi possono adottare per proteggersi dagli attacchi cibernetici. Durante la tavola rotonda si è parlato di hacking back (ovvero ‘hackeare coloro che ci hackerano’) e si è discusso se le organizzazione debbano o no adottare questa pratica. Zelvin ha paragonato questa misura al popolare gioco arcade per bambini whack-a-mole (il gioco della talpa) affermando che non è una soluzione realistica.

In seguito, è intervenuto Ronald Noble, Segretario Generale di INTERPOL. Noble ha parlato delle nuove misure adottate da INTERPOL nella lotta al cybercrimine e ha discusso della preziosa collaborazione con Kaspersky Lab.

La giornata si è conclusa con la presentazione di Tom Corcoran, Jim Jaeger e Steve Winterfeld (con John Reed come moderatore). L’argomento principale è stato come proteggere le infrastrutture e i punti più vulnerabili delle nazioni. L’opinione generale sembra concordare sul fatto che i governi non possono proteggere a pieno le infrastrutture, ma con il tempo l’aumento delle collaborazioni e della condivisione delle informazioni potranno migliore la situazione.

Infine, Eugene Kaspersky e Howard Schmidt si sono uniti a Phil Bond per una ‘chiaccherata’ sulla sicurezza IT in ambito mondiale. Kaspersky e Schmidt sono d’accordo sul fatto che i governi e le aziende dovrebbero smettere di parlare di cybersicurezza e ed iniziare ad agire. Quando si verificheranno gli attacchi, probabilmente non avremmo ancora risolto il problema. Tuttavia, entrambi si sono mostrati molto ottimisti al riguardo.

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