I principali casi di cybercrimine del mese: marzo 2014

I criminali continuano a deliquere e le forze dell’ordine a metterli dietro alle sbarre. Questo succede ogni mese: vi presentiamo quindi i casi più interessanti di marzo.

arresti marzo

I criminali continuano a delinquere e le forze dell’ordine a metterli dietro alle sbarre. Questo succede ogni mese: vi presentiamo quindi i casi più interessanti di marzo.

Un multa per pirateria

Tre milioni di euro: questa è la somma di denaro che due ragazzi francesi dovranno probabilmente pagare per aver piratato materiale multimediale. Diversi anni fa, una coppia di ragazzi ha creato un sito web chiamato Undeadlinks, dove chiunque poteva trovare e scaricare musica e video protetti da copyright. Questo sito era estremamente popolare e per questo i due ragazzi avevano deciso di guadagnarci su qualche soldo. I proventi erano molto buoni se comparati con le entrate normali di uno studente, ma la pacchia non poteva durare a lungo: il sito di recente è stato beccato da un’associazione anti-pirateria  e Undeadlinks e i suoi creatori sono stati denunciati. Il caso ovviamente ha riscontrato un grande appoggio da parte delle maggiori case produttrici, come Warner, Disney e Universal. Il processo avrà luogo nel mese di aprile.

Ruba 15 milioni e ottiene 20 anni di prigione

Il pubblico ministero statunitense ha annunciato l’iscrizione nel registro degli indagati di tre uomini che hanno cercato di rubare circa 15 milioni hackerando gli account di molti clienti statunitensi presso un numero di istituzioni finanziarie. Secondo quanto affermato, Richard Gundersen, Oleksiy Sharapka e Leonid Yanovitsky sono membri del cybercrimine internazionale e si sono dedicati per più di un anno a entrare senza autorizzazione negli account appartenenti a clienti di importanti compagnie come JPMorgan Chase Bank, PayPal, Citibank e molte altre. Sharapka and Yanovitsky sono ancora in libertà, mentre Gundersen deve presentarsi in tribunale verso la fine di quest’anno. Ognuno dei tre furfanti, se condannati, rischiano 20 anni di prigione.

In prigione per aver violato i prodotti Microsoft

Nella seconda metà di  marzo, l’FBI  ha catturato un programmatore russo, Alex Kibalko, ex impiegato Microsoft, presunto responsabile del furto di segreti commerciali e copie beta confidenziali di Windows 7 e Windows 8. I giudici ritengono che Kibalko condividesse regolarmente informazioni sui software con un certo blogger francese, responsabile della pubblicazione di alcune recensioni contenenti informazioni confidenziali. Il truffatore è inoltre accusato di aver rubato l’Activation Server Software Development Kit di Microsoft, usato per la protezione dalla pirateria. Il blogger francese pare abbia contattato anche un altro impiegato chiedendogli se il frammento di codice in suo possesso facesse parte di un nuovo sistema operativo Windows; in seguito a questo fatto, l’azienda è entrata nell’account del blogger ed è risalita all’impiegato responsabile della fuga di informazioni. Le indagini, durate più di un anno, hanno portato anche a un’attenta analisi dell’account Hotmail privato del blogger (secondo Microsoft si è trattato di un misura eccezionale) per rintracciare l’identità del dipendente-spia. Alex Kibalko dovrà pagare una multa di circa 22.000 dollari (circa 16.000 euro) e scontare 3 mesi di carcere.

Alla giustizia tailandese non si scappa

Farid Essebar, un noto hacker conosciuto per aver diffuso, alcuni anni fa, il malware Zotob in molte aziende, è stato arrestato a Bangkok questo marzo in seguito a una richiesta emessa dalla Svizzera. Il ventisettenne  pare sia accusato di aver hackerato  diversi sistemi bancari in Europa con l’aiuto di un gruppo di cybercriminali, causando danni per circa 4 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro). Le autorità tailandesi  hanno affermato che Essebar e altri tre membri della gang stavano viaggiando in Tailandia e nei paesi limitrofi, spendendo i soldi che aveva guadagnato dall’attività criminale degli ultimi 3 anni. Non è la prima volta che Essebar si deve confrontare con le forze dell’ordine: circa 10 anni fa era stato condannato a 2 anni di prigione. Evidentemente la lezione non gli è servita; ma ora gli viene data una seconda possibilità. Vediamo se questa volta sceglierà il buon cammino.

Pirati di app mobile dichiarati colpevoli

Sembra che sia la prima volta che il governo degli Stati Uniti abbia condannato qualcuno per aver venduto app pirata. Nicholas Anthony Narbone, 26 anni, e Thomas Allen Dye, 21 anni, sono stati condannati colpevoli per violazione del copyright, il Dipartimento della Giustizia lo ha annunciato alla fine di marzo. I due criminali avevano lanciato un sito web, AppBucket, realizzato per distribuire app Android contraffatte. Da quanto appreso, Narbone e Dye avevano venduto più di un milione di copie di app pirata per un valore pari a 700.000 dollari (circa 500.00 euro). I due ragazzi, la cui sentenza è prevista per l’estate, rischiano fino a 5 anni di prigione.

1.500 cinesi arrestati per aver inviato spam

Questa notizia può suonare divertente: le autorità cinesi hanno arrestato 1.500 persone accusate dell’invio di messaggi spam via SMS usando base station mobile false. Si tratta di un’operazione massiva che ha coinvolto diversi dipartimenti governativi  e l’intero paese, portando alla chiusura più di 20 fabbricanti e alla confisca di più di 2.600 campioni di apparecchiature IT illegali usate per l’attacco spam. Il Ministero della Sicurezza Pubblica cinese ha dichiarato che uno della gang è sospettato di aver inviato più di 200 milioni di messaggi spam.  Ciò significa che con una modem GSM da 16 slot, gli spammer potevano inviare 10.000 SMS all’ora.

 

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