Il lavoro nell’immediato futuro: la parola ai dipendenti

Grazie a questa ricerca cerchiamo di comprendere i fattori chiave che decideranno il futuro del lavoro.

Il passaggio in massa allo smart working ha avuto più conseguenze di quanto immaginiamo. Da un lato, molti dipendenti che prima disprezzavano questa forma di lavorare, ormai ci hanno preso gusto. Dall’altro lato molte imprese, costrette ad adattare i processi aziendali, hanno capito i vantaggi di questo approccio e lo stanno considerando come un’opzione permanente. Un tale cambiamento non poteva non avere un impatto sul mercato del lavoro e sui processi aziendali, compresa la sicurezza. Alla luce di tutto ciò, i nostri colleghi hanno deciso di condurre una ricerca per capire che idea si sono fatti i dipendenti del futuro.

Abbiamo chiesto alla compagnia di ricerca indipendente Censuswide di condurre uno studio globale su come sono cambiate le abitudini dei dipendenti, su come dovrebbe essere il luogo di lavoro ideale e sulla loro visione delle nuove tecnologie per lo smart working. L’azienda ha intervistato più di 8 mila persone, che lavorano in piccole e medie imprese (con non più di 250 dipendenti). Il sondaggio è stato condotto in: Brasile, Belgio, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Lussemburgo, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Russia, Spagna, Sudafrica, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti.

I risultati mostrano che alla maggior parte dei dipendenti piace cambiare. Alla domanda in merito a quali sono le precedenti caratteristiche del proprio lavoro di cui non sentono la mancanza, solo un quarto degli intervistati ha risposto di essere generalmente soddisfatto di come si svolgevano le cose prima. Altri, anelano una maggiore flessibilità: niente più orari fissi o settimana lavorativa di cinque giorni, maggiori opzioni per lavorare a distanza e così via. Molti lavoratori vorrebbero adattare il proprio orario di ufficio alle esigenze personali, senza sacrificare l’efficienza.

Per avere un maggiore controllo sulla propria vita privata e professionale, più di un terzo degli intervistati prevede di cambiare lavoro entro i prossimi 12 mesi, nonostante la situazione piuttosto instabile del mercato in questo momento. Sembra che le aziende, affinché il personale di maggiore peso continui a lavorare per loro, dovranno fare delle concessioni e adattarsi alle nuove realtà. In particolare, ciò implica apportare ulteriori miglioramenti allo smart working e, altrettanto importante, alla protezione dei posti di lavoro a distanza. Probabilmente sarà necessario passare a soluzioni di sicurezza progettate ad hoc per la protezione dei lavoratori da remoto (e non più semplicemente adattate alla nuova situazione).

Per saperne di più su ciò che hanno in mente i dipendenti di oggi e su ciò che si aspettano esattamente dai datori di lavoro, potere consultare la versione completa del report (PDF in lingua inglese). Inoltre, il documento include dei consigli di sicurezza da parte di esperti, affinché dipendenti e datori di lavoro siano sempre protetti.

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