I cryptominer guadagnano terreno

Come previsto a fine 2017, i cryptomining dannosi stanno vivendo un boom nel 2018, con un incremento del 44%.

Sappiamo quanto gli incidenti informatici possano avere conseguenze devastanti e quanto sia importante scoprire le tendenze del settore per proteggersi efficacemente. Noi di Kaspersky Lab non facciamo previsioni in modo azzardato, anche se non gongoliamo quando abbiamo ragione. In ogni caso, possiamo affermare che le nostre previsioni si sono avverate: il 2018 è sicuramente l’anno dei cryptominer, e hanno preso il posto dei ransomware come minaccia informatica più diffusa.

La profezia compiuta sui cryptominer

I ransomware continuano a essere una seria minaccia sia per gli utenti privati, spaventati dal pericolo di fantomatici file illegali e imbarazzanti sui propri dispositivi, sia per le aziende costrette a pagare ingenti somme di denaro per avere indietro file importanti. In ogni caso, i ransomware sono in serio declino.

I nostri dati dimostrano che il numero di utenti colpiti dai cryptomalware è dimezzato, da 1.152.299 nel 2016-2017 a 751.606 nell’anno 2017-2018.

Nel frattempo, gli scaltri cryptominer hanno preso il posto dei ransomware, che stanno invadendo computer e dispositivi di utenti privati e aziende per sfruttare la loro potenza computazionale e arricchire i cybercriminali. Nell’arco degli ultimi due anni, i cryptominer sono cresciuti esponenzialmente, da 1,9 a 2,7 milioni di esemplari e, in termini di percentuale di minacce individuate, siamo passati dal 3 al 4%.

Cryptominer: segnali e sintomi

Se i ransomware arrivano sui computer delle vittime e si fanno subito notare, i cryptominer fanno di tutto per rimanere nascosti, perché piu tempo passano inosservati, più generano profitti. Per questo le vittime ci mettono un po’ prima di accorgersene.

Se avete deciso di dedicarvi autonomamente al mining di cryptomonete, vi conviene prevedere l’impatto di questa attività. Se invece qualcun altro sta usando le vostre risorse di nascosto, lascerà una qualche traccia, seppur minima. Su un PC o un dispositivo mobile usato segretamente per il mining di cryptomonete potreste notare dei piccoli cambiamenti:

  • Il sistema risponde più lentamente ai comandi perché la memoria, il processore e la scheda grafica del dispositivo sono occupati nel cryptomining;
  • La batteria si scarica più velocemente del normale o si surriscalda;
  • Se il dispositivo utilizza pacchetti di dati, la bolletta sarà sicuramente molto più salata.

Come proteggersi

Se il vostro dispositivo sembra avere uno di questi “sintomi”, vi consigliamo di seguire queste semplici indicazioni:

  • Aggiornate regolarmente il vostro sistema operativo e tutti i software. E Iniziate questa abitudine il prima possibile;
  • In generale non fidatevi degli allegati e-mail. Pensateci due volte prima di aprire un allegato o di cliccare su un link. Inoltre, verificate se il mittente è qualcuno che conoscete e di cui vi fidate o domandatevi se si tratta di un’e-mail che stavate aspettando. Invece di cliccare direttamente, puntate il cursore sui link o sugli allegati per visualizzare il nome del file o dove reindirizza il link;
  • Non installate software provenienti da fonti sconosciute, perché potrebbero contenere cryptominer dannosi.
  • Avvaletevi di una soluzione di sicurezza robusta su tutti i computer e dispositivi, come Kaspersky Internet Security for AndroidKaspersky Total Security.

Su Securelist troverete il report completo. Cliccando qui potrete sapere come proteggervi dai miner.

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